Coppa Promozione/Atletico Lauria: “Un peccato. Ora testa al campionato”
- Posted by Ufficio Stampa
- On 07/03/2019
TITO – Perdere una Coppa quando ormai tutto, anche il tempo rimasto, lascia presagire un’ulteriore battaglia ai supplementari è un boccone amaro difficile da mandare giù. Il gol di D’Alto ha spento i sogni di gloria di un Atletico Lauria che la Coppa Italia di Promozione aveva sentito di poterla vincere fino a pochi secondi dal fischio finale. Eppure per la capolista del campionato di Promozione è arrivato un verdetto avverso pur nella consapevolezza che si è fatto davvero tutto per regalare una gioia ai tifosi biancorossi accorsi al “Mancinelli”.
“Avevamo impostato la partita – commenta il tecnico lauriota BIAGIO RICCIO – per cercare di essere in vantaggio o almeno sullo 0-0 per la prima ora di gioco. Sapevamo di essere forse in una migliore condizione fisica rispetto ai nostri avversari. Puntavamo molto su questo infatti anche durante la fase dei tempi regolamentari ci erano stati già due cambi per problemi fisici da parte del Brienza. Ci dispiace di aver subito il gol della sconfitta nei secondi finali perché credo che ai supplementari avremmo avuto un grosso vantaggio. Io dalla panchina non ho notato un rigore per noi non assegnatoci ma che i miei ragazzi mi hanno detto ci fosse. Da parte mia – commenta Riccio – posso dire che abbiamo fatto degli errori in fase conclusiva. I l calcio è così, noi abbiamo commesso un fallo nei minuti di recupero che era evitabile e su quel fallo è nato il gol che ci ha puniti. Nell’ultimo minuto bisognava stare più attenti. Anche in questa partita, seppur sconfitti, troviamo valore aggiunto per il campionato che stiamo disputando. Il Brienza ha dimostrato di essere un’ottima squadra e il fatto che gli siamo davanti in campionato anche con un margine discreto non fa che aumentare la qualità di quanto stiamo facendo. Il vantaggio che abbiamo sarà preziosissimo solo se non perdessimo punti. Abbiamo due partite alla portata in casa (Virtus Bella e Miglionico, nda) e l’Anzi fuori. Se non perdiamo punti con queste tre squadre arriveremmo all’ultima giornata nello scontro diretto a Brienza con un margine incolmabile. Ovviamente non può sbagliare neanche il Brienza ma abbiamo visto che ha le carte per poterlo fare. Sarà una lotta a cui non ci sottrarremo assolutamente”.
La Coppa è una maledizione anche per chi in carriera ha giocato tanto e in squadre molto forti eppure per MICHELE MALITO mettere una Coppa in bacheca resta un tabù. “Ci sono abituato – commenta un po’ sconsolato il capitano dell’Atletico -. Questi finali a sorpresa non sono una novità e la Coppa per me rimane stregata. Siamo stati sfortunati, nel secondo tempo siamo entrati in campo vogliosi di ribaltare il risultato ma non ci siamo riusciti. Abbiamo avuto un sacco di occasioni dopo il nostro pari, ora guardiamo avanti. Abbiamo partite importanti per vincere il campionato. Questa è andata male, ma vediamo di rifarci. Poi ci sarà anche la Supercoppa e magari vedremo di riprenderci anche lì una rivincita”.
Il suo gol è stato forse uno dei momenti più brillanti in assoluto del match ma la gioia per un gesto tecnico e atletico tanto rilevante non riesce a coprire del tutto la delusione per la sconfitta allo scadere. RAFFAELE FAVIERI, numero 7 dell’Atletico aveva ridato la speranza di portare a casa la Coppa ma l’inzuccata di D’Alto ha spento ogni idea di successo. “C’è tanta amarezza – spiega il bomber lauriota – perché avevamo davvero tutto per prevalere e perdere così fa davvero rabbia. Abbiamo regalato un tempo ai nostri avversari infatti nella ripresa con un 4-4-2 più equilibrato ci siamo impadroniti della manovra e abbiamo creato tantissime occasioni. Credo che se la partita si fosse protratta ai supplementari per il Brienza sarebbe stata durissima. Noi eravamo ancora in palla mentre loro erano stanchissimi”. Il suo gol partendo da centrocampo e finalizzato con una serpentina degna di uno slalomista ha suscitato ammirazione trasversale sulla tribuna del “Mancinelli” di Tito: “Francamente – racconta Favieri – non l’ho ancora rivisto. So solo che ho preso palla prima del centrocampo e ho iniziato ad incunearmi nella loro metà campo portando palla e arrivando prima del limite dell’area ho calciato in porta. Sono stato anche un po’ fortunato, lo ammetto. L’esultanza successiva era più dovuta al fatto che ci eravamo rimessi in partita che per la modalità del gol ma tanto basta, quella rete alla fine è servita a poco”.
Adesso però, sfumata la Coppa, c’è un campionato da vincere e il Lauria lo affronta da consolidata capoclassifica. “E’ vero – conclude Favieri – abbiamo la possibilità di vincere il campionato e prima del match a Brienza dell’ultima giornata abbiamo tre partite che dobbiamo vincere per arrivare all’ultimo turno senza alcuna preoccupazione in virtù del +5 proprio sul Brienza. E’ una grande opportunità che tutti noi dobbiamo cogliere. Per la rivincita ci sarà poi anche la Supercoppa. Ci sono tante occasioni per rifarsi della sconfitta in Coppa anche se sinceramente brucia aver perso a pochi secondi dalla fine”.