IL PASSAGGIO: alleniamo la trasmissione della palla
- Posted by Ufficio Stampa
- On 22/05/2016
Uno dei più importanti principi di tecnica applicata in fase di possesso è la “trasmissione della palla” più comunemente detta “passaggio”.
Nel calcio a cinque il passaggio ė l’elemento fondamentale per creare un gioco di qualità, ė l’elemento principale che differenzia un giocatore di livello da uno di caratura normale.
Gli spazi ridotti e la velocità del gioco impongono un’alta capacità di saper trasmettere la palla. Si rende necessaria durante la stagione agonistica e anche nel periodo preparatorio una grande attenzione per l’allenamento del passaggio.
La tecnica del passaggio permette la trasmissione del pallone da un giocatore ad un altro e ciò può avvenire in diversi modi anche se, solitamente, quando si parla di passaggio, si intende la trasmissione
attraverso l’utilizzo della parte interna del piede; è infatti questa la parte con un’ampiezza notevole, tale da permettere di colpire una consistente parte della superficie del pallone, a vantaggio di una buona precisione del passaggio.
Il passaggio è prevalentemente effettuato, quindi con l’interno piede ma anche con l’esterno o il collo (esterno o interno) e con la suola. É sottinteso che si possa dare la palla con la punta, il tacco o utilizzando altre parti del corpo, la coscia e il petto.
Caratteristiche fondamentali del passaggio:
- Impatto con il pallone sulla linea mediana del pallone o sopra di essa.
- Proseguimento dell’oscillazione della gamba in direzione dell’obiettivo (per ottenere una maggior precisione del passaggio).
- Dosaggio della potenza in base alla distanza da percorrere.
Il passaggio è anche abilità tattica individuale, permette la trasmissione intenzionale della palla ad un compagno e funge da collegamento tra la tecnica individuale ed il gioco collettivo. Inoltre il passaggio può essere visto come un gesto specifico che rappresenta il mezzo di comunicazione tra due
compagni di squadra.
Trasmettere la palla significa comunicare un’intenzione, giocare con un compagno,cooperare insieme per raggiungere un obiettivo quale mantenere il possesso della palla, superare uno o più avversari, conquistare spazio per concludere a rete.
Effettuare un passaggio volontario del pallone ad un compagno indica che tra i due è intercorso, prima un contatto visivo e poi una comunicazione non verbale.
Affinché il passaggio possa essere effettuato, allora, è indispensabile che il compagno a cui è indirizzata la palla ricerchi, mediante spostamenti intenzionali, una posizione per la ricezione e che il giocatore in possesso della sfera sia abile nel cogliere il giusto momento per trasmettere.
Il passaggio si pone dunque come un fondamentale di assoluta importanza che, tramite lo svolgimento delle azioni, permette anche il gioco di squadra.
Le formazioni abili nel possesso palla, sono quelle che arrivano ad un elevato livello d’intesa, in cui le intenzioni ed i messaggi non verbali sono compresi da tutta la squadra nello stesso modo.
Scopi del passaggio
a) guadagnare spazio e tempo;
b) superare più avversari possibili, avvicinandosi all’obiettivo, cioè alla porta avversaria;
c) mantenere il possesso palla.
Il passaggio può essere effettuato:
– in profondità, ossia su un vertice
– all’indietro, cioè a scarico su un giocatore venuto a sostegno
– può essere incrociato, alla ricerca di un cambio di gioco
– in diagonale, sia in avanti sia indietro.
TIPI DI PASSAGGIO
• Diretto, ossia con palla indirizzata sulla figura del compagno: il passaggio corto;
• Indiretto, cioè con la palla inviata nello spazio libero (zona luce), sulla corsa del compagno: il passaggio lungo.
Passaggio corto
Giocare una palla corta sui piedi di un compagno non è un gesto così semplice come superficialmente potrebbe sembrare e le difficoltà aumentano poi con l’aumentare della velocità di smarcamento dell’appoggio e con il diminuire degli spazi a disposizione.
Il giocatore in possesso dovrà:
– cercare di ottimizzare la direzione del passaggio
– acquisire, nel tempo, la capacità e l’intuito di giocare anche palle lunghe, ossia nello spazio.
– valutare il posizionamento attivo e l’orientamento del compagno a cui ha intenzione di indirizzare il pallone facendo attenzione anche al marcatore avversario.
Passaggio lungo
Effettuare un passaggio lungo efficace significa:
– riuscire a valutare la velocità di smarcamento del compagno;
– identificare il punto dove potrà ricevere palla;
– regolare il passaggio in modo che la sfera non possa essere intercettata dal difensore;
– tenere conto anche che il gesto tecnico del passaggio non è un gesto fine a se stesso o slegato all’ambiente circostante.
ALLENARE IL PASSAGGIO
Durante la gara il calciatore non effettua solo il passaggio, ma esegue più gesti tecnici combinati, compiendo ad esempio una ricezione e successivamente un passaggio o ancora andando in guida della palla e poi eseguendo un passaggio. Una volta appreso il gesto tecnico in maniera analitica, sarà quindi indispensabile iniziare a lavorare con la tecnica applicata, abbinando due elementi tecnici in un unico fondamentale, riducendo al minimo il tempo tra ricezione e passaggio attraverso esercizi
situazionali semplici e complessi.
Per allenare il passaggio corto sui piedi è preferibile utilizzare giochi di possesso palla su spazi ridotti con pochi giocatori oppure servirsi di minipartite 3 contro 3; viceversa per esercitarsi sul passaggio lungo sullo spazio è utile invece occupare zone maggiori di campo.
Le esercitazioni più efficaci per allenare il fondamentale del passaggio sono le esercitazioni di possesso palla che possono essere effettuate mediante l’utilizzo di sponde, prevedendo la presenza di jolly che determinano la superiorità numerica o anche sotto forma di torello.
Molto utili, inoltre, sono anche le partite a tocchi limitati (tre al massimo) che abituano il giocatore alla velocità di decisione e di esecuzione.